Elegant and Classic Gothic Style

Il Castello Otranto, Origine della Letteratura Gotica

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AION's shadow
view post Posted on 13/1/2009, 18:26




Il Castello Di Otranto


Horace Walpole



Il castello di Otranto (nell'originale inglese The Castle of Otranto) è un romanzo di Horace Walpole del 1764, considerato il primo romanzo gotico. Ambientata nella città salentina di Otranto, nell'Italia meridionale, è l'opera che diede l'avvio al genere letterario poi diffusosi tra il tardo Settecento e l'inizio del Novecento. Walpole fu il precursore del romanzo gotico assieme a Ann Radcliffe, Bram Stoker, Daphne du Maurier.



La prima edizione, risalente al 1764, era intitolata The Castle of Otranto, A Story. Translated by William Marshal, Gent. From the Original Italian of Onuphrio Muralto, Canon of the Church of St. Nicholas at Otranto ("Il Castello di Otranto. Una Storia. Tradotto da William Marshal, Gent. dall'originale italiano di Onuphrio Muralto, Vescovo della Chiesa di San Nicola di Otranto"). Questa prima edizione si presentava come una traduzione di un manoscritto stampato a Napoli nel 1529 da poco rinvenuto nella biblioteca di "un'antica famiglia cattolica nel nord dell'Inghilterra". Si affermava che la storia manoscritta in italiano derivasse da un'altra storia più vecchia, risalente forse al periodo delle Crociate. Il manoscritto italiano e il suo presunto autore "Onuphrio Muralto" rappresentarono gli stimoli creativi di Walpole, che assunse lo pseudonimo di "William Marshal" (il nome citato nel manoscritto).

Nella seconda edizione e in quelle successive Walpole riconosce la paternità dell'opera, scrivendo: "Il modo favorevole in cui questi piccoli frammenti sono stati ricevuto dal pubblico impone all'autore di spiegare il terreno su cui egli l'ha composto". All'epoca era acceso il dibattito sul ruolo della letteratura, se i romanzi dovessero essere o meno rappresentativi della vita o più puramente immaginari (es. naturale contro romantico). La prima edizione fu accolta bene da alcuni critici, che inserirono l'opera nel filone del romanzo medioevale, "tra il 1095, l'epoca della prima crociata, e il 1243, l'anno dell'ultima", come rileva la prima prefazione. Alcuni critici descrissero Walpole come un "traduttore ingegnoso". In seguito all'ammissione di paternità del libro da parte di Walpole, tuttavia, molti critici furono restii a lodare l'opera, riducendola a prosa romantica assurda e tronfia.

Nelle intenzioni di Walpole, il romanzo era un tentativo di unificare il naturale ed il romanticismo (alla stregua di Nathaniel Hawthorne col suo La casa dei sette abbaini). Ciò appare chiaro rileggendo la seconda stesura della prefazione:

« Fu un tentativo di miscelare le due anime della narrativa, l'antico e il moderno. In principio era tutto immaginazione ed improbabilità: in seguito, la natura è sempre stata copiata con successo... L'autore delle pagine seguenti ritiene possibile riconciliare i due tipi. »

Trama

La signoria di Otranto era legata ad una profezia: «Il castello e la signoria d’Otranto sarebbero venuti a mancare all'attuale famiglia, quando l'autentico possessore fosse diventato troppo grande per abitarvi». Manfredo, principe d’Otranto, aveva due figli: Matilda e Corrado che era il suo prediletto. Egli avrebbe dovuto sposare Isabella, la figlia del marchese di Vicenza. Proprio il giorno delle nozze Corrado fu schiacciato da un enorme elmo identico a quello della statua di Alfonso, un precedente principe della signoria d’Otranto. Alla sera Manfredo propose, pertanto, ad Isabella di sposare lui. Infatti, il Principe desiderava un erede maschio, che non riusciva ad avere dalla principessa Ippolita, ma Isabella scappò. Manfredo cercò di inseguirla, ma fu trattenuto dallo spettro di un suo antenato. Isabella raggiunse un passaggio segreto che congiungeva i sotterranei del castello alla chiesa di San Nicola e, con l’aiuto di un contadino di nome Teodoro, riuscì a fuggire, rifugiandosi nel convento, ma Manfredo lo scoprì. I domestici, inoltre, gli riferirono che avevano visto le braccia e le gambe di un gigante nel salone. Il mattino seguente arrivò Padre Girolamo dicendo a Manfredo che Isabella era stata trovata nella chiesa. Manfredo condannò a morte Teodoro, che si era innamorato di Matilda. Il contadino volle confessarsi prima di morire, e Padre Girolamo durante la confessione riconobbe che Teodoro era suo figlio. Girolamo, se avesse voluto risparmiare la vita di Teodoro avrebbe dovuto riportare Isabella al castello. Il giorno seguente arrivò Federico, marchese di Vicenza, che voleva ricondurre a casa la figlia Isabella e avere la signoria d’Otranto, ritenendo di essere il legittimo erede di Alfonso. Manfredo lo accolse nel castello. Isabella scappò dal convento, perciò tutti si misero alla sua ricerca. Matilda ne approfittò per liberare Teodoro e indicargli la via di fuga. Nel bosco egli incontrò Isabella e la portò al sicuro, e per proteggerla colpì per errore Federico. Quest’ultimo fu portato al castello e raccontò che aveva trovato la spada compagna dell’elmo che prediceva che sua figlia era in pericolo. Manfredo propose a Federico la mano di Matilda in cambio di quella di Isabella e costui, affascinato da Matilda, acconsentì; ma poi cambiò idea a causa dell’ apparizione di uno scheletro che glielo impedì. Nel salone fu vista di nuovo la mano di un gigante. Manfredo vide Teodoro con una donna e, credendo che fosse Isabella, la accoltellò, non riconoscendo che, invece, era Matilda. Dopo la morte di Matilda, un boato fece crollare il castello e la figura di Alfonso apparve al centro delle rovine. « Ecco Teodoro, il vero erede di Alfonso! » disse la visione che ascese al cielo, dove le nuvole rivelarono la figura di San Nicola. Manfredo svelò l’usurpazione di suo nonno e Girolamo raccontò le vicende degli antenati di Teodoro. Manfredo abdicò, Ippolita si ritirò in convento e Teodoro sposò Isabella.

Personaggi
Manfredi
Signore del Castello di Otranto

Hippolita
Moglie di Manfredi

Corrado
Unico erede di Manfredi e Hippolita

Matilda
Figlia di Manfredi e Hippolita; sorella maggiore di Corrado

Isabella
Fidanzata di Corrado; figlia del Marchese di Vicenza

Padre Jerome
Padre della Chiesa di Manfredi

Teodoro
Figlio di Jerome e vero Principe di Otranto

Bianca
Serva di famiglia
 
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+ Kidekukka +
view post Posted on 14/1/2009, 18:40




Grazie della recenzione ^^
Questo è uno dei testi che devo procurarmi il prima possibile...(esami permettendo, purtroppo...)
 
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Nalea Erie
view post Posted on 14/1/2009, 19:39




Sai che nemmeno io ce l'ho ancora? O____O incredibile!!
 
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+ Kidekukka +
view post Posted on 14/1/2009, 19:44




In programma come altra (dopo Walpole) lettura imminente (il che vuol dire che lo leggerò tra un mese T.T) ho anche il Vampiro di Polidori...ne ho letto benissimo, e poi già solo la storia della nascita del romanzo mi incuriosisce ^^
Appena torno ad un'attività umana normale lo recensisco

SPOILER (click to view)
Tutte le volte che penso "questo lo devo assolutamente comprare!" me lo scordo puntualmente...sono un caso umano...
 
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Nalea Erie
view post Posted on 15/1/2009, 15:23




Sapessi io quanti libri devo ancora leggere (dopo naturalmente quelli che devo leggere per gli esami...)

Il castello di otranto purtroppo dovrà aspettare molto...
 
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+ Kidekukka +
view post Posted on 15/1/2009, 15:42




Io provo leggere a "aree tematiche" di solito (si, sono pazza...)
Se dovessi considerare tutti i libri impilati che mi attendono...PANICO XD
 
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5 replies since 13/1/2009, 18:26   161 views
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