Chiudiamo il capitolo "adolescenti" per ritornare al mondo "adulto", per trattare di presentazioni e conversazione.
Presentazioni
Chi entra in un salotto saluta prima la padrona di casa, poi il padrone di casa.
Saluta le persone presenti incominciando da quelle che conosce. Per quelle che non conosce di rimette alla padrona di casa, che ha l'obbligo di fare le presentazioni. Essa non ripete il nome dell'ospite davanti ad ogni invitato, ma lo ripetera' passando di gruppo in gruppo.
Lui si inchinera' leggermente davanti alle signore e baciera' la mano che gli viene tesa.
Nel
presentare un signore molto anziano, o di molto riguardo, a una signora assai piu' giovane di lui si invertira' la regola: lei verra' presentata per prima.
Ma attenti! Non sempre questi segni di deferenza vengono graditi. Potrebbe darsi che l'anziano signore ci tenesse ancora a fare il galante.
Una ragazza saluta sempre con deferenza le amiche della mamma: se e' seduta si alza.Tra giovani si presenta cosi' :<< Maria, conosci Mario Anfossi? >> e a lui << Maria Franchi>>. Presentando a un gruppo la signorina Franchi, l'amica dira' << Maria Franchi >> e poi via via : << Cristina Gozzi, Mario Anfossi, Piero Lanzi >>, ecc.
Presentando persone di uno stesso ambiente, e di sicuro affiatamento, la signora potra' omettere titolo di ogni genere. Non dira' << Il dottor Cavalletti >>, ma << Giulio Cavalletti >>, e nemmeno :<< L'architetto Bruni >> , ma << Fabrizio Bruni >>.
Presentando persone anziane, o di riguardo, dira' invece i loro titoli. Se l'avvocato e' anceh commendatore, meglio presentarlo con il titolo professionale che con quello onorifico.
Presentando un parente, si dira' << Mio cognato Giulio >>, oppure << Mio cognato Giulio Carletti >>, e non << Mio cognato il conte Carletti >>. << Conte Carletti >> verra' detto solo se il cognato viene presentato a un estraneo o a un subalterno, o a qualche persona cui la parentela tra l'uno e l'altro non interessa assolutamente.
Presentando due coppie di coniugi si dira' :<< Il dottor Vieri, la signora Vieri >>, << L' ing. Sarti, la signora Sarti >>.
La professoressa Bianchi e la dottoressa Rossi, in un ricevimento si scrolleranno momentaneamente di dosso la laurea e nelle presentazioni si accontenteranno di essere << La signora Bianchi >> e << La signorina Rossi >>. La signora Carli e' gia' stata presentata alla signora Bini che non l'ha riconosciuta. Se glielo rammentasse la mortificherebbe, percio' anziche' dirle :<< Non mi riconosce? Siamo gia' state presentate >>, le dira': << Sono Marisa Carlo e, se non sbaglio, ci siamo conosciute un mese fa in casa Giorgini...>>
Puo' darsi che un invitato capiti in un gruppo di persone e non le conosca tutte. Si rivolgera' a un amico ( o anche a un'amica) che fa parte del gruppo, pregandolo di presentarlo. La stessa cosa puo' capitare ad una signora: chiedera' a un'amica che la presenti alle "signore". Ma se nel gruppo ci sono uomini e ragazze, non aspetteranno che sia lei a prendere iniziativa: tocca a loro presentarsi per primi.
Puo' anche darsi che un invitato si trovi isolato in un gruppo dove non conosce nessuno. In mancanza di aiuto potra' presentarsi da se'. Dira' chiaramente il suo nome << Federico Corti >>, solo alla prima presentazione, poi si limitera' a baciare la mano alle signore. Ripetera' il suo nome nel presentarsi agli uomini. In questo caso, una persona del gruppo dovrebbe assumersi l'incarico di nominare via via tutti i presenti. Se questa persona non c'e', gli uomini rispondono al saluto declinando il loro nome, le signore si limitano a sorridere nello stendere la mano.
Si eviti assolutamente di masticare << piacere >>, o di declamare << onoratissimo >> nelle presentazioni. Il signore potra' dire: << Molto lieto >>. La signora, un sorriso muto. Se a sorridere in silenzio si sente sciocca e impacciata, dica pure << Molto lieta >> anche lei. Nell'accomiatarsi puo' dichiarare addirittura: << Sono stata cosi' felice di conoscerla! >>.