Elegant and Classic Gothic Style

Il Galateo Giapponese, dettato dal sito E-Culture

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Nalea Erie
view post Posted on 12/10/2008, 22:41




Ho trovato un sito che parla di reigi e sahou che sono i due termini che vanno a indicare "galateo" e "etichette" in giapponese. A volte potete trovare questi due termini anche sotto il nome di Manaa che sarebbe la trasformazione giapponese del termine manners.

Il sito da cui traggo le nozioni e` codesto Qui che e` la Home page.

...

Immagino che non riusciate a leggerlo quindi mi permetto di tradurvelo.

Ecco qui un indice di cio` che tratteremo in questo topic:
1)Posture basilari
2)Inchini
3)Visita
4)Servire a Tavola
5) Etichette della cucina Giapponese


Iniziamo dalla prima parte:
Posture Basilari
Questa
Non le prendero` nell'ordine preciso ma trarro` solo quello necessario (non penso vi interessi come sedersi in seiza, ovvero per terra...)

image
SPOILER (click to view)
L'immagine rappresenta un libro di etichette giapponesi, non c'entra nulla col sito, l'ho presa per puro spirito di immagine


Postura in piedi:

La postura in piedi e` l'inizio di ogni altro movimento. Anche per presentarsi in maniera decente, prima di ogni cosa bisogna curare la postura. Per far apparire la forma eretta distintamente ecco qui alcuni punti:

1)Alzarsi in piedi mantenendo il baricentro del corpo sempre in equilibrio.
2)tirare fuori la forza della schiena. Alzarsi su come se una forza vi tirasse verso l'alto, Le spalle e il petto non si devono sforzare.
3)Lo sguardo fisso in avanti, la pancia in linea con ombellico verticalmente.
4)La testa in modo che non ciondoli da nessuna parte ma che stia ritta dimodoche le orecchie pendino alla stessa maniera verso le spalle. Il mento va tenuto leggermente abbassato.
5)Le labbra, quando parlano, si muovono lievemente. Se dentro la bocca la lingua risale perfettamente nel palato riuscirete a chiudere le labbra in un modo migliore.
6)Le mani lasciate morbide lungo i fianchi, le dita non vanno tenute gonfie ma allungate e unite. Quando si dialoga con una signora/signorina si porta un poco la mano davanti.
7)Nel caso di un uomo i piedi devono stare ad una distanza di circa 15~20 cm, nel caso di una donna se sta` in abito li terra` aperti un poco, se sta` parlando e li terra` uniti pero` apparira` piu` graziosa.

L'atto di sedersi

Se ci si siede su una sedia ci si siede superficialmente senza appoggiarsi allo schienale. Questo oltre a favorire una visione piu` gradevole di una persona seduta rende piu` comodo comsumare un pasto. Dato che esistono vari tipi di sedie ci si siedera` sempre senza poggiare l'intera coscia.
Si raddrizza la schiena, si avvicinano i piedi e si allenta tensione tra le spalle e il collo. Le mani, con le dita unite, si poggiano assieme verso le ginocchia, Queste regole valgono anche quando ci si siede su una poltrona. Se ci si siede leggermente in diagonale verso l'interlocutore ma mantenendo il busto dritto verso di lui si appare piu` carine.
Mentre le ragazze terranno unite le gambe fino alla punta delle unghie agli uomini verra` piu` naturale lasciare le gambe distanti l'una dall'altra anche 15~20cm. [...]

SPOILER (click to view)
Dio come e` difficile tradurre... ho sempre l'impressione di sbagliare la grammatica italiana nel cercare di interpretare le frasi giapponesi


Edited by Nalea Erie - 23/10/2008, 18:36
 
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Macabre†queen
view post Posted on 13/10/2008, 09:24




tremendamente delizioso...
 
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Hetty
view post Posted on 13/10/2008, 13:29




e (sopratutto) impegnativo! O_o
 
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view post Posted on 13/10/2008, 18:02
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Certo che sta succedendo dentro la tua testa. Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?

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occavolo... mi sento 1 cafona!! >____< cmq grazie mille nalea-chan, tutto ciò k è giapponese io lo assimilo!!^^
 
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Nalea Erie
view post Posted on 14/10/2008, 10:21




Ecco la seconda parte ^ ^

Buona lettura!

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Il modo di osservare:


Dice il proverbio "occhio parla quanto la bocca (se non di piu`)". E` il volto, infatti, la parte del corpo che esprime piu` ogni stato d'animo e, nel volto, e` l'occhio che viene soprannominato come "lo specchio dell'anima" e, da tal nome, e` cio` che tradisce piu` i propri sentimenti. Per questo certe volte e` possibile anche sentire espressioni del tipo "Dialogano con gli sguardi". Pero`, se si continua a fissare a lungo una persona questa potrebbe pensare che la stiate giudicando e se la guardate con sguardo indeciso, sviando lo sguardo e tornando sulla persona in continuazione, non farete altro che agitare voi stessi (e gli altri). Lo sguardo indeciso ha bisogno di un punto di osservazione che lo tranquillizzi, per questo in alcune tradizionali case Giapponesi si possono trovare delle stanze che presentano uno spazio apposito di nome "kotonoma" dove stanno appesi delle pergamene o dove risiedono degli ikebana.
Nell'etichetta dell'Osagawa-ryu (grande scuola di galateo giapponese) vi e` un'espressione che recita "*Passa occhio, passa spalla, passa petto" (=medoori, katadori, chichidori). Questa espressione rappresenta il passaggio che deve seguire una presentazione di un qualche oggetto, dall'alto verso il basso, ma cio` puo` anche esser trasportato nel nostro caso: supponiamo di creare un quadrato o un rombo allineando i punti degli occhi, delle spalle e del petto. Quando si parla con una persona di grado superiore o si sta` ad ascoltare un qualche discorso e` meglio se il vostro sguardo resta all'interno di questo ipotetico quadrato. Quando, invece, si parla con una persona piu` intima quest'area si puo` espanderla verso l'ombellico e la testa mentre si possono allungare le linee laterali diciamo per una lunghezza che non superi l'estensione del gomito. Se il vostro sguardo va oltre questo quadrato ipotetico non sara` ingiustificato pensare che l'argomento non vi interessa, che evitate il discorso ecc...
Vi e` un detto "scavando il volto di una persona tentennamente non si guarda la stanza di tatami" cio` parla chiaro: anche se non se ne ha l'intenzione, lo sguardo piu` esce ed entra dal quadrato da noi detto prima, l'osservato si sentira` come scavato continuamente dal vostro sguardo. Osservare una persona dalla punta dei capelli fino alla fine delle unghie e` considerato cercare un giudizio da dare e la persona osservata non ne sara` per niente gradita quindi cerchiamo di evitare imbarazzi.
[...]
Osservare e` un'azione difficile, ma come il detto "lo sguardo parla di ogni cosa" allora e` importante almeno restare coscenti di questo sapere.


Il passaggio degli oggetti:

Dare oggetti, riceverli. In queste azioni il cuore di due persone si mettono a confronto e si collegano. Solo per questa azione il galateo, gia` dal passato, divide vari insegnamenti. Nel periodo Muromachi (1333 d.C.~1573 d.C.) l'etichetta dei samurai esigeva, quando si facevano doni, di fare in modo che il ricevente potesse sia ricevere che utilizzare il dono in modo piu` semplice possibile (come cavalli o armature).
In'oltre, un detto della scuola della cerimonia del te` recita "gli oggetti leggeri in modo pesante, quelli pesanti con leggerezza". Se si porta un servizio da te` pesante in un modo faticoso, l'ospite potrebbe sentirsi come un disturbatore, se invece si portano piccole cose, come una teiera, in un modo reale facendo sembrare che sia importante, la teiera stessa parra` costosa e l'ospite potra` sentirsi onorato.
A seconda di come si trattano gli oggetti, come vedete, puo` cambiare anche l'umore delle persone che vi stanno attorno.


Edited by Nalea Erie - 23/10/2008, 18:32
 
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Nalea Erie
view post Posted on 23/10/2008, 17:34




E anche se nessuno mi considera io continuo a postare >____<


Trattamento degli oggetti

Praticamente quando si avviene lo scambio degli oggetti abbiamo detto che e` importante tener conto della praticita` e della semplicita` nel dare un oggetto agli altri. Cosa sempre importante.

Esempi:
-Quando si passano coltelli da cucina o forbici e` corretto dare sempre gli oggetti dalla parte della lama cosi` che il ricevente lo possa afferrare dalla parte del manico per poterlo utilizzare subito.
-Ombrelli, mazze da golf, mazze da baseball. E` sempre meglio porgerli in verticale con il manico rivolto verso l'alto.
-Quando si poggiano degli oggetti su un tavolo, poggiamoli con calma e in silenzio, specialmente se si trattano di oggetti di valore o fragili. Meglio ancora se non si poggino mai gli oggetti nei bordi del tavolo.


PARTE 2 GLI INCHINI

L'anima degli inchini


L'inchino e` il perno dell'etichetta del Giappone. E` quando si mostra alla persona di fronte a voi il rispetto. Negli inchini vi sono due forme: quello da fare quando si e` seduti in ginocchio [Zarei] e quello da fare quando si e` in piedi [Ryurei]. Essendo l'etichetta giapponese tramandata dai samurai che si inchinavano nelle loro tipiche case con il pavimento in tatami lo Zarei sarebbe quello piu` sviluppato. Cosi` come lo Zarei anche lo Ryurei (il semplice inchino curvato) e` molto lavorato.

 
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Shin-chan
view post Posted on 29/1/2009, 16:29




nooo non é vero che nessuno ti consideraaaaa io lo hellto tutto ^ ^ ed é un pochino rigido come regolamento soprattutto quello di guardare le persone nel quadrato tipo >___<
 
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Ultimate lonleyness
view post Posted on 29/1/2009, 16:30




scusate si era connesso automaticamente con il mio altro account ''^__^
 
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Nalea Erie
view post Posted on 29/1/2009, 18:57




XD sei buffissimo ^ ^
dai allora quando ho tempo continuo la traduzione ^ ^
 
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+ Kidekukka +
view post Posted on 30/1/2009, 12:56




Si, magari!!!
Mi interessa molto... e ci sono molti spunti interessanti!
Anche perchè il mio modo di fare a volte può richiamare l'attitudine giapponese (il che è totalmente incompreso qui in Italia... è la mia maledizione... -.-'), è una cosa che mi viene spontanea...
Quindi farò tesoro di tutto ^^

SPOILER (click to view)
Non c'è niente da fare, in quanto a etichetta il Giappone non ha eguali ^^
 
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9 replies since 12/10/2008, 22:41   241 views
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